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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

519663
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

Il signor Foucault ha inventato un apparato con cui misurare la velocità della luce, e venne a confermare ciò che era predetto dalla teoria delle

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Diffrazione della luce. — La diffrazione è un fenomeno che venne per la prima volta osservato da Grimaldi. Questo fenomeno riceve una completa

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Il diaframma ad apertura variabile, che venne ideato dal signor Govi, professore di fisica, sarebbe da adottarsi per la facilità, che con esso si ha

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6° Il vetro menisco (a due curvature contrarie) non è conveniente che per il caso particolare per cui venne calcolato, l’aberrazione e la

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bene veggente, e venne chiamato da Ross oggettivo ortografico, che significa bene disegnante. La prima denominazione è quella che è generalmente

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questa combinazione venne provata da un comitato della Società fotografica di Scozia comparativamente agli oggettivi comuni costrutti dai migliori

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. questa camera, come venne presentata alla Società fotografica di Parigi(a) dal signor Thompson.

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vetro fuso, per cui esso venne chiamato umor vitreo. Esso forma la più gran parte dell’occhio, e può venir considerato come la lente posteriore di una

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La camera oscura stereoscopica a due oggettivi si vede indicata nella figura adiacente. Essa venne impropriamente chiamata camera binoculare.

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La forza che determina la combinazione chimica tra i corpi venne denominata affinità, benchè impropriamente; imperocchè i corpi che sono tra loro

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col nome di ipo, che significa sotto. Perciò la combinazione acida di 2 equivalenti di ossigeno con 2 equivalenti di solfo venne chiamata col nome di

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L’aria venne presa per unità, ossia per termine di paragone, con cui confrontare il peso degli altri corpi gassosi, od in forma di vapore. Il numero

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Nello stesso modo dell’aria pei gas ed i vapori, l’acqua venne presa per unità, per termine di paragone, onde confrontare il peso degli altri corpi

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adopera in alcuni casi per impedire repentini cambiamenti di temperatura. La polvere di carbone venne fatta aderire ai neri delle prove positive per

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quindici giorni una tinta di limone più o meno bruna, nel quale stato vuolsi che sia di un effetto migliore che non quando venne preparata di fresco.

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azione sulla carta reagente, non vi debba più esser dubbio che l’acido o l'alcali provato venne in entrambi i casi condotto allo stesso tenore; 2° Che se

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(a) Il vetro spulito della camera oscura è tale perchè venne strofinato per un certo tempo con smeriglio finissimo che toglie la trasparenza al vetro

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Quest’ultimo caso si verifica quando si espone umido, ma quando si espone secco, siccome lo strato sensibilizzatore venne lavato con acqua, non

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riserve, poichè questa sostanza venne ancor troppo poco studiata e potrebbe benissimo derivare la differenza della solubilità da uno stato isomerico

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L’acido nitrico del commercio, quando venne preparato con nitrato di soda impuro, contiene del cloro. Un tale acido impiegato nel preparare la

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’operatore che il miscuglio acido era troppo concentrato, che il cotone venne cambiato in pirossilina tritonitrosa.

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Il collodio, che è inerte chimicamente, è quello che venne preparato con pirossilina poco profondamente alterata dall’azione degli acidi che

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Il ioduro di potassio, dopo due o tre giorni che venne sciolto nel collodio, è nel momento più favorevole della sua azione, ma dopo alcune settimane

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L’etere metilato è quello che venne preparato con alcool metilato. Esso può produrre gli stessi inconvenienti.

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Quando infine la lastra prende un color verdognolo, e che è semi-trasparente dopo che venne sensibilizzata, è segno che il collodio ha una troppo

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2a Collodio, che venne già versato sulle lastre. — Nelle circostanze in cui si hanno molte lastre a collodionare, versando a più riprese il liquido

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ordinario che la lastra venne troppo presto introdotta nel bagno se il collodio di essa verrà a staccarsi e mescolarsi col bagno sensibilizzatore.

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Questo difetto si manifesta quando lo strato sensibile non venne conservato bene al riparo dalla luce prima e dopo della sua esposizione e quando

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2a Fissare il collodio con una vernice. — Quando il collodio è dotato di una tenacità ed adesività sufficiente, e che lo strato non venne indebolito

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1° Quando il bagno sensibilizzatore venne reso acido con acido nitrico, p. e. con 1 per 100 di acido nitrico.

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prodotti, quanto per la facilità dell’esecuzione, il piccol costo e la economia di tempo che esso offre. Questo procedimento venne in Inghilterra

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3° Quando la prova sviluppata venne fissata con cianuro di potassio.

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4° Quando la prova fissata venne lavata ben bene con acqua fredda, e poi ancora con acqua calda.

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Il collodio albuminato venne per la prima volta fatto conoscere dal prof. Taupenot. A prima giunta esso pare di una inutile complicazione, perchè

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mal fabbricata, il metodo da seguirsi per renderla migliore è presso a poco quello che venne proposto dal signor Stefano Geoffray (a). Si immerge la

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imputarsi ad una assolutamente troppo grande concentrazione della soluzione del cloruro di sodio che venne impiegata nel preparare la carta.

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Osservazione 5arelativa a questa operazione II, ove venne indicato il modo di preparare la carta albuminata. non facendo una pressione troppo forte sulla

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Quando la carta appare tutta uniformemente bagnata nella sua parte inferiore, e che la parte superiore venne rispettata dalla soluzione, abbandonala

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Non dovrebbe essere necessario di dire che la parte del foglio, la quale venne in contatto colla soluzione di cloruro di sodio, è quella che deve

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Onde non confondere la parte della carta trattata col cloruro di sodio con quella che non venne a contatto con la soluzione, sarà bene il

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La carta così sensibilizzata si tratta nelle operazioni seguenti, come la carta che non venne albuminata. Ora per tirare le prove positive usasi

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Se nel sensibilizzare la carta venne adoperata una soluzione soverchiamente concentrata di nitrato, oppure se, come prescrivono alcuni, si fa seccare

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è più piccolo di quello dell’argento, e da ciò nasce che per colorare le prove non venne adottato in pratica l’uso del cloruro di platino.

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Infatti, se si osserva la prova per trasparenza poco tempo dopo che essa venne introdotta nell’iposolfito di soda, si vede che essa non è

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degli agenti atmosferici. La vernice è necessaria tutte le volte che la prova venne tirata su carta semplice, su carta non albuminata.

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B. Colla Gelatina. — La gelatina è la sostanza che sin’ora venne più generalmente usata per coprire le prove positive. Essa, come l'albumina, può

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Dopo 24 ore lo strato di gelatina , se non venne lasciato troppo spesso, sarà secco, e si potrà staccare la prova, passando tutto all’intorno della

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leggerezza, semplicità, solidità, e pel suo poco costo, è quella che venne proposta dal signor cav. G. Montefiore Levi (a).

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Il mercurio nel momento dello sviluppare l’immagine fa vedere se la sostanza accelerante, se il bromo venne dato alla prova nella giusta quantità

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entrambi, col mezzo di fili conduttori, comunicare con una pila voltaica di Daniel, si può ottenere, come venne osservato da Ch. Chevalier (a), una

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